Queer Eleison
Queer Eleison

La conclusione di questo racconto, è una dedica ad alcune delle persone che meglio rappresentano il mondo queer di Milano. “Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento, vogliamo il Vaticano ancora più lontano”. Le mie amiche sono importanti, per me e la community Queer di Milano. Uniche, iconiche, piene di talento ed emozionanti. Se passate al Toilet Club ve le presento!

Entro in azione, senza competizione
Sabato sera, circo alla balera
Spengo la cicca con la punta delle Vans
Becco la Chicca con la mia amica trans

 

Che fiche le mie amiche, Trape, Fay Skifo
Cheophe da sballo, la Slava che brava
Un fiore la Coriandola, signora delle stronze
Sul palco la Svetlana vestita da puttana
Leona, che bòna, Trysha bagascia
Io pazza in Seghezzi, mi guardi e cadi a pezzi
Murate consumate tra luci colorate
Sbronze come Ink che succhia un altro drink

 

La Prepu, la Bianchi, Cristina e la Sempiona
Zelmo la ricchiona, Erik la cogliona
Manfre e Mattia un solo chiodo fisso
Il sesso sottomesso, adesso, nel cesso
I look della Simon, I look della Kweeng
Visioni metafisiche, regine dello spleen
Se fosse il Paradiso giuro che io pregherei
Ma esiste veramente questo mondo senza dèi
La strobo negli occhi, se sei piena sbocchi
Zingaro e Toc, stasera andiamo al Pop
La musica assordante, il ritmo incandescente
Nei cessi c’è qualcuno che ha appena aperto il culo

 

Politica, estetica, retorica, meccanica
La notte che confonde la dimensione onirica
Sogno o realtà, tante identità
Il solo privilegio è la nostra libertà
La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

 

Politica, estetica, retorica, meccanica
La notte che confonde la dimensione onirica
Sogno o realtà, tante identità
Il solo privilegio è la nostra libertà
La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

 

La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

Canzone: Croce Atroce, LoZelmo e Erik Deep
Lettering: Lorenzo Seghezzi
Video lyric: LoZelmo
Illustrazione: Striga © Rachele De Franco

La conclusione di questo racconto, è una dedica ad alcune delle persone che meglio rappresentano il mondo queer di Milano. “Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento, vogliamo il Vaticano ancora più lontano”. Le mie amiche sono importanti, per me e la community Queer di Milano. Uniche, iconiche, piene di talento ed emozionanti. Se passate al Toilet Club ve le presento!

Entro in azione, senza competizione
Sabato sera, circo alla balera
Spengo la cicca con la punta delle Vans
Becco la Chicca con la mia amica trans

 

Che fiche le mie amiche, Trape, Fay Skifo
Cheophe da sballo, la Slava che brava
Un fiore la Coriandola, signora delle stronze
Sul palco la Svetlana vestita da puttana
Leona, che bòna, Trysha bagascia
Io pazza in Seghezzi, mi guardi e cadi a pezzi
Murate consumate tra luci colorate
Sbronze come Ink che succhia un altro drink

 

La Prepu, la Bianchi, Cristina e la Sempiona
Zelmo la ricchiona, Erik la cogliona
Manfre e Mattia un solo chiodo fisso
Il sesso sottomesso, adesso, nel cesso
I look della Simon, I look della Kweeng
Visioni metafisiche, regine dello spleen
Se fosse il Paradiso giuro che io pregherei
Ma esiste veramente questo mondo senza dèi
La strobo negli occhi, se sei piena sbocchi
Zingaro e Toc, stasera andiamo al Pop
La musica assordante, il ritmo incandescente
Nei cessi c’è qualcuno che ha appena aperto il culo

 

Politica, estetica, retorica, meccanica
La notte che confonde la dimensione onirica
Sogno o realtà, tante identità
Il solo privilegio è la nostra libertà
La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

 

Politica, estetica, retorica, meccanica
La notte che confonde la dimensione onirica
Sogno o realtà, tante identità
Il solo privilegio è la nostra libertà
La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

 

La notte mi protegge, il giorno mi confonde
Crediamo di cambiare il mondo a quanto pare
Noi siamo il firmamento, andiamo in Parlamento
Sogniamo un Vaticano ancora più lontano

Canzone: Croce Atroce, LoZelmo e Erik Deep
Lettering: Lorenzo Seghezzi
Video lyric: LoZelmo
Illustrazione: Striga © Rachele De Franco